Quando i simboli si mescolano con le culture
Mi è capitato di osservare per strada, in diverse occasioni, ragazzi o ragazze italiani che hanno fatto proprio un simbolo appartenente alla cultura islamica ed ebraica: parliamo della mano di Fatima, diventato accessorio frequentemente utilizzato nella moda come portafortuna in collane, bracciali, orecchini ma anche in cartoline e tatuaggi. Questa mano in arabo è chiamata Khamsa, che sta per il numero cinque. Si tratta, in sostanza, di un amuleto in uso in entrambe le religioni: chi ha avuto modo di viaggiare in Medio Oriente e nei Paesi del Nord Africa l’avrà certamente notato nelle abitazioni, nei posti di lavoro e addirittura negli abitacoli delle macchine. I luoghi adibiti alle donne poi ne sono particolarmente pieni.
L’adozione di questo emblema è legato a una leggenda antichissima secondo la quale Fatima, figlia del Profeta Muhammad, durante la preparazione della cena avrebbe visto suo marito, Alì, di ritorno a casa con una concubina; presa dalla gelosia, mise, per errore, la sua mano nell’acqua bollente, rimanendo indenne. A motivo di ciò i musulmani lo considerano il simbolo dell’autocontrollo e della fede. Le cinque dita rappresentano inoltre i cinque pilastri dell’Islam.
A volte, la si può trovare con al centro un occhio che rappresenta un altro simbolo, “l’Occhio di Mashallah”, ovvero l’occhio di Allah, anch’esso un amuleto contro il malocchio usato per chiedere a Dio la sua protezione. Lo si trova in Marocco in modo particolare ma anche in Turchia.
Per gli ebrei invece si chiama Hamsa o “Mano di Miriam”, ovvero la sorella di Mosè e Aronne. Anche in questo caso il simbolo prende il nome dal numero cinque (Hamesh), cinque come i libri della Torah: Genesi, Esodo, Levitico Numeri e Deuteronomio. Nella Hamsa si trovano spesso incise preghiere ebraiche come lo Shemà e altre preghiere di benedizione.
Mi è capitato di osservare per strada, in diverse occasioni, ragazzi o ragazze italiani che hanno fatto proprio un simbolo appartenente alla cultura islamica ed ebraica: parliamo della mano di Fatima, diventato accessorio frequentemente utilizzato nella moda come portafortuna in collane, bracciali, orecchini ma anche in cartoline e tatuaggi. Questa mano in arabo è chiamata Khamsa, che sta per il numero cinque. Si tratta, in sostanza, di un amuleto in uso in entrambe le religioni: chi ha avuto modo di viaggiare in Medio Oriente e nei Paesi del Nord Africa l’avrà certamente notato nelle abitazioni, nei posti di lavoro e addirittura negli abitacoli delle macchine. I luoghi adibiti alle donne poi ne sono particolarmente pieni.
L’adozione di questo emblema è legato a una leggenda antichissima secondo la quale Fatima, figlia del Profeta Muhammad, durante la preparazione della cena avrebbe visto suo marito, Alì, di ritorno a casa con una concubina; presa dalla gelosia, mise, per errore, la sua mano nell’acqua bollente, rimanendo indenne. A motivo di ciò i musulmani lo considerano il simbolo dell’autocontrollo e della fede. Le cinque dita rappresentano inoltre i cinque pilastri dell’Islam.
A volte, la si può trovare con al centro un occhio che rappresenta un altro simbolo, “l’Occhio di Mashallah”, ovvero l’occhio di Allah, anch’esso un amuleto contro il malocchio usato per chiedere a Dio la sua protezione. Lo si trova in Marocco in modo particolare ma anche in Turchia.
Per gli ebrei invece si chiama Hamsa o “Mano di Miriam”, ovvero la sorella di Mosè e Aronne. Anche in questo caso il simbolo prende il nome dal numero cinque (Hamesh), cinque come i libri della Torah: Genesi, Esodo, Levitico Numeri e Deuteronomio. Nella Hamsa si trovano spesso incise preghiere ebraiche come lo Shemà e altre preghiere di benedizione.
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Sono presenti 15 commenti
Questo articolo è solo un coacervo di confusione per i lettori.
Cordialmente.
Cavalleri
Per me è solo esplicativo.
IO ce lo e lo porto come bracialetto sarò che amo l occulto che credo nelle credenze ... e nelle legende
Mah, io pensavo fosse solo un portafortuna
Moto belo
Stai zitto coglione
http://www.cavernacosmica.com/simbologia-della-mano/
Nn ho capito granché xo mi piace la storia di questo simbolo
Non capisco perché sia considerato un simbolo che porta fortuna,quando la povera Miriam non è che fosse stata molto fortunata ad essere la casalinga sottomessa di un musulmano che se le faceva tutte, in un paese ipermaschilista..
Insomma.. ce l'ho come pensaglio e ora non vorrei che mi portasse sfiga sentendo la storia di Miriam
Mariam non central nulla con la storia del musulmano come lo chiamo te... Era Fatima Ed era la moglie di ali.. E se avessi studiato un po saresti che non é un paese maschilista.. Almeno nn lo era AI tempi del profwta Mohammed
No capito se alla fine Fatima e riuscito a avere suo marito solo per lei e che fine a la loro storia di amore lo vorrei sapere grazie
La mano porta fortuna si trova molto anche in India. La mano in atto di respingere il malocchio altrui è molto diffusa.
Io dico che nelle chat i commenti dovrebbero servire per informare e chiarire e non per offendersi e darsi dell'ignorante...d'altro canto chi si appropria di alcuni simboli anche solo come porta fortuna, dovrebbe almeno per curiosità approfondire ricercandone il significato e l'origine...fa bene a tutti conoscere qualcosa in più
i commenti uno sarà libero di dire e offendere o complimentare che vuole scusi ,uno potrebbe anche non essere informato e istruito e portare lo stesso un oggetto o bisogna oltre che pagare anche prendere la laurea ? ma che importa ,sfiga o non sfiga ,quando uno compra un anello da regalare ,guarda quello che piace a lei e il resto ,ma chi se ne fotte ,ha ha ha !! raccontami una storia ,cera una volta un re seduto sul bidè,che disse alla sua serva ,raccontami una storia ,e la serva ...cera una volta un re seduto sul bidè che disse alla sua serva raccontami una storia ,e la serva ..........cera una volta un re seduto ...
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